prodotti stagionali autunno

Ottobre è arrivato, e con esso l’autunno ha bussato alle porte. L’avevo scritto anche nell’articolo sulla stagionalità primaverile, ma mi ripeto: il cambio stagione quest’anno sembra proprio in anticipo. Da un giorno all’altro il frescolino ha sfilato le giacchette dagli armadi e le sciarpe leggere addobbano le nostre spalle. Le giornate si stanno rapidamente accorciando, la terra si riscalda più lentamente durante le ore di luce e il verde lascia spazio alle palette autunnali, che privilegiano colori caldi e avvolgenti.

Il susseguirsi delle stagioni si compie ed ecco che i banchi del mercato mutano: è ora di dare il bentornato a frutti e verdure che richiamano profumo di zuppe, vellutate, teglie da forno.

DISCLAIMER

Non c’è nessun obbligo: possiamo decidere di comprare ciò che desideriamo. Ma se l’idea vi piace, leggendo questo articolo potrete iniziare a fare caso alla stagionalità da ora in poi. In molti casi significherà godere di più gusto e sapore, insieme al piacere di vivere i ritmi della terra.

Seguire le stagioni ha qualcosa di intrinsecamente bello. Affondare le mani nella natura, per ascoltarla e seguirne il passo, ci insegna come sentirci più vicina a lei. 

Gli alimenti autunnali: frutta, verdura e…

Per divulgare la stagionalità degli alimenti non si può parlare solo di frutta e verdura. Quanti cibi hanno una propria stagionalità? Pesce, frutti di mare, erbe aromatiche seguono a loro volta dei ritmi in natura. In certi casi è fondamentale rispettarli per rendere la nostra alimentazione più sostenibile: è il caso di alcuni prodotti ittici, dove il ripopolamento delle specie e le stagioni di riproduzione vanno rispettate per legge. Pescare nel momento giusto e con i metodi giusti serve infatti a proteggere le specie ittiche dal rischio di estinzione.

Legumi

Anche i legumi seguono una loro stagionalità: è pur vero che possiamo essiccarli e conservarli per anni, ma si raccolgono in determinati periodi dell’anno. In genere si raccolgono in primavera o in estate, ma alcuni arrivano fino ad ottobre: è il caso dei fagioli borlotti e dei fagiolini verdi.

La verdura

I primi momenti dell’autunno rimangono legati a verdure e ortaggi che ci hanno accompagnati anche nei mesi caldi. Zucchine, peperoni, melanzane e pomodori rimangono con noi per quasi tutto il mese di ottobre, anche se al nord sarà più difficile trovarli saporiti come lo erano nei mesi estivi.

In questo primo mese d’autunno troviamo diverse verdure a foglia verde. Le insalate ci lasciano tra la fine di settembre e la metà di ottobre, fatta eccezione per la varietà iceberg che invece resisterà fino a novembre inoltrato. Ci sono anche gli spinaci, che come le insalate scomparirà con il freddo. Durante l’autunno troviamo poi scarola, bieta e bietoline da taglio. Ma anche indivia belga e coste.

Ma non cincischiamo, diciamolo, tanto lo sappiamo e la vogliamo tutti: è tornata la zucca! La regina d’autunno è tornata, per donare cremosità, pienezza e dolcezza a vellutate, torte salate, zuppe di cereali e legumi, curry indiani ma pure giapponesi. Da sola, spalmata su una soletta da scarpe: è buona in ogni modo.

A partire da ottobre torna in scena anche la grande famiglia delle crucifere, di cui fanno parte personalità del calibro di broccoli, cavolfiore, cime di rapa, verza e rucola. Ci saluteranno solo ad aprile, per cui avremo tutto il tempo di divertirci a escogitare mille modi per prepararle.

CURIOSITÀ
Da ottobre a dicembre avviene la raccolta delle olive! Sapete qual è il momento giusto per raccoglierle? Quando vira di colore, dal verde verso il viola. Non quando è troppo matura, né quando è troppo acerba: è in questo momento che le sue caratteristiche organolettiche sono al culmine, per conferire all’olio profumi e sapori perfetti.

Due passi nel bosco

Passeggiare nella natura fa bene al corpo e alla mente: dovremmo approfittarne ora, prima che torni il freddo pungente e ci venga voglia di rintanarci sotto le coperte a guardare film tutte le sere! In Giappone questo è periodo di momiji, il fenomeno per cui il fogliame di alberi e arbusti vira dal verde alle colorazioni calde tipiche dell’autunno: mattone, arancio, giallo, rosso. Un’occasione per ricordare la caducità delle cose, un concetto che ha in esso tanta meraviglia quanto dispiacere.

Caducità che ritroviamo anche in alcuni preziosi frutti del bosco come le castagne e i funghi, che possiamo raccogliere per poco tempo: le prime perché cadono in un periodo di poche settimane, i secondi perché la loro vita non dura che qualche giorno prima di marcire.

Di seguito vi lascio una lista di altre verdure ed ortaggi tipici della stagione: cardi, cavolini di Bruxelles, cavolo rosso, cavolo cinese, cavolo bianco, cavolo nero, cavolo rapa, cicorino rosso/trevigiano, cime di rapa, crescione, scarola, pak choi, pastinaca, cicoria milano, portulaca, rafano, cavolo romanesco, sedano rapa, topinambur.

Ultimi ma non ultimi sono poi i prodotti che troviamo tutto l’anno come aglio, carota, cipolla, sedano e patate.

La frutta 

L’autunno porta sulle nostre tavole anche la frutta, a partire dall’uva, bianca e nera – con o senza acini – piena di vitamina C. Nomino questa vitamina senza dirvi cose come “ci salverà dal raffreddore”, anche perché non è la verità. Ma è curioso notare come essa sia molto più concentrata in questo frutto rispetto agli agrumi!

E parli del diavolo, eccoli spuntare da dietro l’angolo. Il red carpet autunnale le crucifere se lo contendono con loro: una bella sfilata di silhouette rotonde e acidine. Arance, limoni, mandaranci, pompelmi, mandarini e cedri. La famiglia praticamente al completo è tornata. Anche le pere e le mele sono di stagione, e da fine ottobre possiamo trovare anche cachi e kiwi.

Curiose entrambe, di stagione entrambe: si raccolgono in questo periodo le mele cotogne e le giuggiole! Ultima ma non ultima, parliamo infine della melagrana: sapete che il suo nome deriva dall’unione dei termini malum (pomo) e granatum (con semi)?

Erbe aromatiche

L’autunno è un buon periodo per raccogliere, ma anche per seminare, un po’ di erbe aromatiche. Finché le temperature non sono troppo fredde infatti possiamo dedicarci alle varietà più resistenti. Hanno una buona resa, anche in vaso: rosmarino, salvia, erba cipollina, prezzemolo, timo, alloro, menta, mirto e santoreggia. Se le comprate in vivaio, dopo l’acquisto il consiglio è di rinvasarle in un vaso di una o due misure in più, con terriccio nuovo, meglio se specifico per piante aromatiche.

Per quel che riguarda la semina, questo è il periodo giusto per crescione, aneto e cerfoglio. Danno soddisfazione anche in balcone, al sole. L’importante è innaffiare solo quando il terriccio è asciutto: la combinazione freddo-terreno bagnato è pericolosa per le radici! CURIOSITÀ: settembre e ottobre sono il momento migliore per raccogliere i peperoncini!

Pesce

Prima abbiamo fatto una premessa. Abbiamo detto che sarebbe consigliabile e responsabile da parte dei consumatori rispettare le stagioni del mare e dare tempo ai pesci di ripopolare le acque. I pesci di stagione dunque sono quelli che non si trovano in fase riproduttiva in quel momento. Mangiare queste specie consente ad altre di crescere nel frattempo!

Anche il metodo di pesca va tenuto in considerazione. È un discorso lungo e complesso che non riusciremo a trattare qui, ma in linea di massima posso dirvi qualcosa: leggete le etichette, evitate la pesca a strascico e, se potete, prediligete la pesca a canna. Se poi volete acquistare solo prodotti ittici pescati nel mar Mediterraneo, ricordatevi il numero che ne indica la provenienza: è il numero 37!

Ecco di seguito una lista dei pesci che sono di stagione in autunno:

  • alalunga (alalonga)
  • alice (acciuga)
  • calamari e calamaretti
  • cannocchia (anche detta pannocchia o cicala di mare)
  • cefalo (muggine)
  • fragolino (pagello fragolino)
  • gallinella
  • gattuccio
  • lampuga
  • leccia
  • mazzancolla (gambero imperiale)
  • mazzoline
  • moscardini
  • mormora (marmora)
  • nasello
  • occhiata
  • ombrina
  • rombo
  • sarago
  • sardine (sarde, sardelle)
  • seppia
  • sgombro e sgombro occhione (o lanzardo)
  • sogliola
  • spigola o branzino
  • tonno rosso e alletterato
  • triglia
  • zanchetta (simile alla sogliola)

IL CONSIGLIO: in questa lista è probabile ci siano varietà di pesce che non avete mai sentito nominare. Indovinate cosa può significare? Sono meno conosciute, quindi meno pescate, quindi… esatto, meno sfruttate nei nostri mari. Provate a comprarne almeno una nuova, facendovi consigliare dai motori di ricerca come prepararla!

Sempreverde: una riflessione importante

Spesso sbucano notizie su qualche nuovo incredibile superfood dalle proprietà strabilianti. Di fronte a queste news c’è una sola cosa da fare: alzare i tacchi ed allontanarsi a passi lunghi e ben distesi. Il mondo della nutrizione oggi concorda nell’affermare che nessun alimento dovrebbe essere visto come miracoloso.

Un’alimentazione equilibrata basata su frutta e verdura, carboidrati e legumi è e rimane il modo migliore per mantenersi in salute e prevenire le malattie derivanti da un’alimentazione sbagliata. E fare attività fisica, sì, non ce la scampiamo. Per oggi è tutto, ma ci ritroviamo qui a gennaio per l’appuntamento con la stagionalità invernale!

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